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Tesla bloccate dal gelo - molte Tesla in autostrade bloccate - immagine AI

Tesla bloccate dal gelo, è crisi per le auto elettriche?

Tesla bloccate dal gelo, è crisi per le auto elettriche? Il blocco delle Tesla a Chicago per il gelo ha fatto scalpore, riaccendendo le polemiche sull’affidabilità delle auto elettriche in condizioni climatiche estreme. Ma com’è andata davvero? Le vetture a batteria sono così vulnerabili al freddo?

La rete elettrica USA è inadeguata: Tesla bloccate dal gelo

Per fare chiarezza, ha parlato Nicola Armaroli, chimico e dirigente del CNR, esperto di mobilità sostenibile. Secondo Armaroli, il problema sta principalmente nell’inadeguatezza della rete elettrica americana: “Gli Stati Uniti, in molte zone, hanno un’infrastruttura da terzo mondo. In Norvegia, dove non fa certo più caldo, un’auto su quattro è elettrica e non si vedono scene come quelle di Chicago”.

Automobilisti impreparati sulle auto elettriche: Tesla bloccate dal gelo

È dunque possibile, spiega l’esperto, che a Chicago vi siano stati problemi locali sulla rete, con cali di potenza nelle stazioni di ricarica per l’aumento dei consumi domestici dovuti al freddo. Situazioni del genere non si verificano dove l’infrastruttura elettrica è più affidabile, come in Norvegia.

Ma oltre alla rete carente, pesa anche l’impreparazione di molti proprietari di auto elettriche. Chi si è ritrovato bloccato in coda al gelo per ricaricare la Tesla, probabilmente non aveva riscaldato preventivamente la batteria a casa prima di partire con temperature sottozero.

Tesla bloccate dal gelo: riscaldare la batteria d’inverno è fondamentale

Riscaldare la batteria d’inverno, spiega Armaroli, ne migliora le prestazioni e velocizza la ricarica. L’energia impiegata viene poi recuperata in maggiore autonomia. Inoltre, si preserva la salute della batteria stessa. Insomma, con qualche accortezza le auto elettriche non temono il freddo.

Reti elettriche da potenziare negli USA: Tesla bloccate dal gelo

Certo, se le si guida in un Paese con infrastrutture inadeguate, i problemi aumentano. Ma di base non c’è motivo tecnico per cui il freddo dovrebbe mandarle in tilt. La dimostrazione sta nei paesi nordici, dove nonostante temperature rigidissime non si registrano criticità rilevanti.

Le auto terminche possono avere gli stessi problemi: Tesla bloccate dal gelo

In sintesi, i disservizi di Chicago derivano da una combinazione di fattori: rete elettrica malmessa, automobilisti impreparati, condizioni climatiche estreme. Ma non gettano ombre sull’affidabilità intrinseca dei veicoli elettrici, se utilizzati correttamente.

Certo è che negli USA c’è ancora molto da fare per adeguare le infrastrutture di ricarica ai numeri crescenti di auto elettriche circolanti. Il gelo di Chicago evidenzia problemi noti da tempo, che richiedono investimenti urgenti per essere risolti.

Ma sarebbe ingiusto prendersela solo con le auto elettriche. Anche i motori termici possono andare in crisi se non correttamente preparati al freddo, con lubrificanti adeguati, batterie cariche e via dicendo. Insomma, l’inverno mette alla prova tutti i veicoli.

Le aspettative sono diverse per elettriche e termiche: Tesla bloccate dal gelo

Forse la differenza sta proprio nelle aspettative: ci si attende che un’auto elettrica funzioni sempre e comunque, anche se guidata senza le accortezze del caso. Mentre si dà più per scontato che un motore termico possa avere qualche problema col gelo.

Pensieri finali: Tesla bloccate dal gelo

In definitiva, gli episodi di Chicago non provano un’intrinseca debolezza delle auto elettriche di fronte al freddo, ma evidenziano piuttosto lacune infrastrutturali e conoscitive. Lacune che, se colmate, potranno rendere la mobilità elettrica pienamente affidabile anche negli inverni rigidi.

“È necessario da un lato potenziare rapidamente le reti di distribuzione dell’energia, soprattutto negli USA, per far fronte all’aumento di domanda dato dalla diffusione dei veicoli elettrici.”

Staff Autolife24

Dall’altro, è importante migliorare l’informazione agli automobilisti sul corretto utilizzo di queste vetture quando le temperature si abbassano. Piccoli accorgimenti, come il preriscaldamento della batteria, fanno una grande differenza.

Le case automobilistiche devono poi continuare il lavoro d’innovazione tecnologica sulle batterie, per renderle sempre più performanti alle basse temperature. E parallelamente, i governi dovrebbero incentivare lo sviluppo capillare delle infrastrutture di ricarica.

Solo così l’auto elettrica potrà esprimere pienamente il suo potenziale di sostenibilità ambientale, senza temere confronti con i motori tradizionali. Il percorso è ancora lungo, ma guardando ai progressi fatti finora c’è motivo di essere ottimisti. 

Quanto accaduto a Chicago, più che una battuta d’arresto, va visto come uno stimolo per accelerare nella giusta direzione: quella della mobilità elettrica intelligente, in ogni condizione meteorologica.

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