Kawasaki punta sull’idrogeno: arriva la Ninja h2 Hyse
Kawasaki punta sull’idrogeno: arriva la Ninja h2 Hyse. Kawasaki ha svelato al pubblico il prototipo della Ninja H2 HySE, che punta a diventare la prima moto sportiva al mondo alimentata ad idrogeno. Con il suo design futuristico che ricorda le moto degli anime giapponesi, la HySE dovrebbe entrare in produzione nel 2030 secondo i piani dell’azienda.
Il progetto rientra nel piano “Group Vision 2030” di Kawasaki per rendere la sua gamma di moto più ecologica. L’obiettivo è quello di sfruttare l’idrogeno come carburante alternativo per alimentare le prestazioni delle mitiche Ninja mantenendo intatto il DNA del brand.
Design ispirato agli anime per la prima moto “verde” – Kawasaki punta sull’idrogeno: arriva la Ninja h2 Hyse
La Ninja H2 HySE sfoggia un look decisamente fuori dagli schemi, con richiami stilistici agli anime e manga nipponici. Spiccano le bombole dell’idrogeno sul posteriore, inserite in vani che ricordano le borse laterali. Una scelta funzionale dal forte impatto visivo che dona alla moto un aspetto futuro retrò.
Anche il frontale è stato ridisegnato rispetto alle altre Ninja, con un cupolino che richiama la H2 SX da cui deriva la base meccanica. I richiami al mondo degli anime si ritrovano anche nella fanaleria a LED che incornicia il cupolino e nelle prese d’aria laterali.
Celle a combustibile da sfruttare anche in altri settori – Kawasaki punta sull’idrogeno: arriva la Ninja h2 Hyse
Ma al di là dell’estetica, è la tecnologia al centro del progetto. La HySE utilizza l’idrogeno per alimentare il propulsore tramite celle a combustibile, con l’obiettivo di azzerare le emissioni inquinanti mantenendo intatte le proverbiali prestazioni delle Ninja. Un sistema che in Kawasaki contano di utilizzare non solo sulle moto, ma anche su altri prodotti come generatori, robot e aeromobili.
Motore derivato dalla leggendaria Ninja H2 SX
Come base meccanica, Kawasaki utilizzerà il motore della H2 SX, moto conosciuta dagli appassionati per le sue prestazioni estreme: oltre 320 km/h in strada, fino a 400 km/h nella versione da competizione. Un propulsore poi adattato alla tecnologia a idrogeno per la nuova H2 HySE.
L’idrogeno viene utilizzato come “carburante”, ma senza processi di combustione. La reazione elettrochimica nella cella a combustibile produce elettricità che alimenta il motore elettrico, generando la spinta necessaria. Il risultato è una potenza elevata, paragonabile alle altre Ninja, ma a zero emissioni.
La Kawasaki H2 HySE monta un propulsore elettrico brushless a magneti permanenti da 130 kW, equivalenti a 177 CV, alimentato da due celle a combustibile con serbatoi in fibra di carbonio per l’idrogeno compresso. L’obiettivo è una velocità massima di 300 km/h con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in circa 3 secondi.
Test nel 2023 con un buggy al rally Dakar
Prima di entrare in produzione nel 2030, la tecnologia della HySE verrà testata già a partire dal 2023. Kawasaki svilupperà un buggy alimentato a idrogeno basato sul motore della H2 che parteciperà al Rally Dakar il prossimo gennaio.
Un banco di prova impegnativo per mettere alla frusta il sistema di alimentazione a celle a combustibile in condizioni estreme, raccogliendo preziosi dati per migliorare ulteriormente l’affidabilità e le prestazioni del sistema che poi sarà impiegato sulla moto.
I test proseguiranno poi con il prototipo su strada della Ninja H2 HySE nel corso dei prossimi anni. L’obiettivo è quello di perfezionare packaging e sistemi, limando ulteriormente rumorosità e calore sprigionato dalle celle a combustibile. Il traguardo è il 2030, con una moto sportiva a idrogeno affidabile, prestazionale e dal design accattivante.
Idrogeno, una scommessa nonostante lo scetticismo – Kawasaki punta sull’idrogeno: arriva la Ninja h2 Hyse
Nonostante lo scetticismo che aleggia sull’idrogeno, Kawasaki ha deciso di scommetterci investendo nello sviluppo della sua tecnologia. Una strada intrapresa già da altri produttori come Toyota, nonostante il tiepido successo commerciale della Mirai, prima auto consumer a idrogeno.
Ma il potenziale dell’idrogeno c’è, soprattutto per quanto riguarda prestazioni ed emissioni. In attesa che l’ecosistema per la produzione e distribuzione dell’idrogeno maturi e ne consenta una diffusione su larga scala come vettore energetico, la Ninja H2 HySE punta a diventare un manifesto tecnologico su due ruote. E assicurarsi un posto nella storia del motociclismo sportivo.
Arriverà il successo dove Toyota ha fallito?
Negli ultimi anni l’idrogeno ha faticato ad affermarsi come alternativa “verde” ai combustibili fossili soprattutto nel mondo automotive. Ma la strada sembra segnata, con sempre più produttori che annunciano piani per sfruttarne il potenziale a zero emissioni.
Ci riuscirà Kawasaki dove Toyota ha fallito conquistando il grande pubblico? La Ninja H2 HySE ha credenziali interessanti per provarci. Combinando tecnologia avanzata, prestazioni elevate e un design accattivante che cattura l’attenzione.
Nel 2030 sapremo se la scommessa a lungo termine di Kawasaki sull’idrogeno si sarà rivelata vincente. E se la sua Ninja “ad acqua” sarà diventata il nuovo oggetto dei desideri degli appassionati delle due ruote.
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