Skip to main content
auto verde disegnata su un cielo azzurro e con qualche nuvola

Ecotassa auto 2023: regole, costo e termine: la panoramica nel dettaglio

Ecotassa auto 2023: regole, costo e termine: la panoramica dettagliata. L’impatto ambientale delle auto sul nostro pianeta e sulla salute pubblica è un tema di grande importanza. E ora più che mai, si stanno prendendo misure per contrastare, la diffusione di veicoli con maggiori emissioni di CO2. Tra le misure introdotte, l’Ecotassa è stata istituita per scoraggiare l’acquisto di veicoli ad alto impatto ambientale e incentivare l’acquisto di veicoli a basse emissioni di CO2. Ma come funziona l’Ecotassa 2023?

In questa mini-guida, ti forniremo tutte le informazioni necessarie riguardo all’Ecotassa 2023. Scoprirai i limiti, l’importo, la scadenza e la sua storia, oltre ai riferimenti normativi.

L’Ecotassa 2023, deve essere pagata al momento dell’acquisto di un’auto che emette oltre 160 grammi di CO2 per km. Questa tassa, non deve essere pagata annualmente, ma solo al momento dell’acquisto del veicolo. Inoltre, se la potenza del veicolo supera i 185 kW, sarà necessario pagare annualmente il Superbollo.

La tassa, è stata istituita con la Legge di Bilancio 2019 ed è entrata in vigore il 1° marzo 2019.

Tuttavia, l’Ecotassa non si applica alle immatricolazioni o ai contratti stipulati prima del 28 febbraio 2019 e non si applica alle auto usate, nonché ai veicoli speciali come ambulanze, camper, caravan, carri funebri, gru, veicoli per persone su sedia a rotelle, veicoli blindati e altri veicoli speciali.

In sintesi, se stai pensando di acquistare un’auto, è importante essere a conoscenza dell’Ecotassa 2023 e dei suoi dettagli per poter prendere una decisione informata. Se vuoi rispettare l’ambiente e risparmiare denaro, considera l’acquisto di un veicolo a basse emissioni di CO2.

Ecotassa auto 2023: storia e riferimenti normativi della Legge di Bilancio 2019

Ecotassa auto 2023: la Legge di Bilancio del 2019 ha introdotto l’ecotassa sulle auto, che è entrata in vigore il 1° marzo dello stesso anno. Inizialmente prevista fino al 31 dicembre 2021, la sua applicazione è stata prorogata a causa dell’effettiva necessità di contrastare l’inquinamento delle città e di migliorare la salute pubblica. Nonostante gli incentivi fiscali introdotti, l’acquisto di auto meno inquinanti non ha subito un aumento significativo, portando alla decisione di mantenere l’imposta per incentivare l’acquisto di veicoli a basse emissioni di CO2. L’ecotassa si applica solo una volta, al momento dell’acquisto di un veicolo di categoria M1 nuovo di fabbrica o già immatricolato in un altro Stato. L’imposta è parametrata al numero di grammi di biossido di carbonio emessi per chilometro eccedenti il limite di 60 CO2 g/km.

Ecotassa auto 2023: quando si applica e quando non si applica in Italia

Ecotassa auto 2023, dovremmo saperne di più? L’acquisto di un’auto con emissioni di CO2 superiori a 160 grammi al chilometro comporta il pagamento dell’ecotassa auto 2023, introdotta dal governo Conte II. Lo scopo di questa imposta è di scoraggiare l’acquisto di veicoli ad elevato impatto ambientale.

L’ecotassa non si applica alle immatricolazioni e ai contratti stipulati prima del 28 febbraio 2019. Ad esempio, se il contratto è stato firmato prima di questa data, ma l’immatricolazione è avvenuta in seguito, allora si deve pagare la tassa. Inoltre, non si applica ai trasferimenti di proprietà di auto usate già immatricolate in Italia. Tuttavia, se l’auto usata viene importata dall’estero, l’ecotassa auto 2023 deve essere pagata.

Come già accennato, l’ecotassa è un’imposta che si applica solo ai veicoli nuovi immatricolati dal 1° marzo 2019 in poi, purché presentino emissioni di CO2 superiori a 160 g/km. 

NB: È importante sottolineare che la maggior parte delle auto di piccole e medie dimensioni, le auto elettriche, le auto ibride e i motori diesel meno potenti sono esenti dall’ecotassa auto 2023, mentre sono soggetti a tale imposta molte auto a benzina di grandi dimensioni, alcune auto diesel potenti e i veicoli commerciali (non tutti).

Quando e come pagare l’Ecotassa auto 2023: scadenze e modalità di pagamento

A differenza del bollo auto, l’Ecotassa auto 2023 non va pagata ogni anno, ma è un’imposta da corrispondere una sola volta, al momento dell’acquisto del veicolo. Nel caso si stia acquistando un veicolo che richiede il pagamento dell’Ecotassa auto 2023, è necessario compilare e presentare un Modello F24 Elide entro il 31 dicembre dell’anno in corso, indicando il Codice Tributo 3500. 

L’importo dell’Ecotassa dipende dalla quantità di emissioni di CO2 emesse dal veicolo, quindi è importante calcolarlo e considerarlo nel budget complessivo delle spese per l’auto. Bisogna corrispondere la tassa entro la scadenza prevista, ovvero al momento dell’acquisto del veicolo.

Se non si paga l’Ecotassa, si dovrà comunque pagare in seguito, con l’aggiunta di maggiorazioni che variano in base al periodo di ritardo.

Differenze tra Ecotassa auto 2023 e Superbollo: cosa sono e come funzionano

Se si sta per acquistare un nuovo veicolo, è importante conoscere le differenze tra l’ecotassa e il superbollo. L’ecotassa auto 2023, è un’imposta che deve essere pagata una sola volta al momento dell’acquisto dell’auto, nel caso in cui il veicolo superi il limite di emissioni di CO2 di 160 g/km.

Al contrario, il superbollo è un’imposta annuale, che deve essere pagata ogni anno in aggiunta al bollo ordinario, solo se la vettura possiede una potenza del motore superiore a 185 kW (cioè, oltre i 252 cavalli). Per effettuare il pagamento del superbollo, è necessario compilare il modello F24, ma indicando il codice tributo 3364.

In sintesi, l’ecotassa e il superbollo sono due imposte distinte e separate, che vengono applicate in casi diversi e che non devono essere confuse tra di loro.

Concludendo sull’ecotassa auto 2023

Per promuovere l’acquisto di veicoli con basse emissioni, il governo ha deciso di estendere gli incentivi auto anche quest’anno. Nel 2023 saranno disponibili 630 milioni di euro di finanziamenti per gli incentivi auto, di cui 235 milioni di euro per le auto ibride plug-in e 230 milioni di euro per le auto completamente elettriche. In aggiunta, ci saranno 150 milioni di euro dedicati alle auto con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 g/km. Tuttavia, questi fondi sono stati esauriti quasi immediatamente, già nel mese di febbraio, mentre i finanziamenti per le auto più ecologiche trovano difficoltà ad essere utilizzati.

Per beneficiare degli incentivi, i veicoli con emissioni comprese tra 21 e 60 g/km devono avere un prezzo di listino inferiore o uguale a 54.900 euro, mentre per quelli con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 g/km il tetto massimo era fissato a 42.700 euro, comprensivi di optional e IVA.

Le emissioni

Per quanto riguarda i veicoli con emissioni di CO2 pari a 0-20 g/km, come ad esempio le auto elettriche e quelle a idrogeno, lo sconto previsto è di 5.000 euro se viene rottamato un veicolo vecchio e inquinante, altrimenti lo sconto sarà di 3.000 euro.

I finanziamenti sono suddivisi in base alle fasce di emissioni di CO2 dei veicoli e sono destinati sia a privati che a imprese di noleggio e car sharing. Inoltre, gli incentivi sono previsti solo con la rottamazione di un veicolo vecchio e inquinante per le auto alimentate a benzina, diesel, GPL o metano, comprese quelle ibride.

Per richiedere gli incentivi auto ecologici 2023, è necessario rivolgersi alla piattaforma dedicata, raggiungibile al sito Ecobonus Mise. La durata degli incentivi è valida per l’intero anno 2023, salvo esaurimento dei fondi.

Hai già letto i nostri ultimi articoli?

La microcar assemblabile Luvly O

Accordo UE per aumentare le colonnine di ricarica elettriche in Europa

A2A lancia il progetto City Plug per la ricarica domestica in strada

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *